Chi immagina un marinaio è facile che lo immagini con un orecchino d'oro al lobo sinistro, complice Hugo Pratt e il suo Corto Maltese.
La storia di questa tradizione è molto antica.
Nei mari ghiacciati del Polo Sud l’orecchino l' indossavano i balenieri.
L’orecchino d’oro in questo caso aveva un valore funzionale: se per accidente il baleniere moriva e il suo corpo veniva ripescato, il fatto di indossare l’orecchino in oro gli avrebbe assicurato una degna sepoltura.
Con il passare dei secoli la tradizione degli orecchini dei marinai dei Mari del Polo Sud si è trasformata: attraversare Capo Horn per un navigatore è come raggiungere il Monte Everest per uno scalatore.
Da qui l’esigenza degli intrepidi marinai di indossare un segno di riconoscimento per chi era riuscito nell’impresa: un orecchino circolare in oro all’orecchio sinistro.
Capo Horn è il luogo d’incontro dei due Oceani Atlantico e Pacifico.
E’ un tratto di mare dove spira sempre un vento fortissimo da Ovest e dove le onde, a causa della morfologia del fondale, possono alzarsi alte ed improvvise.
Un luogo pericoloso che richiede al navigatore attenzione ed esperienza.
Chi ce la fa nell’impresa vuole farlo sapere ed è così che sono stata contattata da Michela che mi ha commissionato 6 orecchini per gli intrepidi navigatori di Life Explorer, il capitano dei quali è suo marito.
Il progetto di Life Explorer, questo il nome della barca a vela, è di compiere un giro intorno al mondo lungo i meridiani. Dopo essere stati al Polo Nord ai naviganti spettava anche l’ardua impresa del Polo Sud con la tanto famosa quanto spaventosa traversata di Capo horn.
Il 25 gennaio 2022 l’equipaggio composto dal Capitano Alberto, Giovanni, Francis e Dario riescono nell’impresa e suggellano l’esperienza con una piccola cerimonia di consegna degli orecchini creati da me e commissionati da Michela.
Per maggiori informazioni sui loro incredibili viaggi potete consultare il sito www.lifexplorer.navy
Gli orecchini che ho realizzato sono in oro giallo 750 (18 kt) e sono stati pensati per essere agganciati all’orecchio dei marinai senza la necessità di forare il lobo. Richiesta esplicitata da Michela che non sapeva se l’equipaggio avrebbe gradito o meno l’idea di forarsi il lobo.
La lavorazione che ho eseguito è stata a fuoco e a martello, al suo interno ho inciso HORN 2022 per commemorare l’esperienza.
Grazie a Michela e alla sua richiesta speciale i gioielli Magal sono arrivati fino al Polo Sud!
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